LE PIAZZE DEI RESISTENTI contro il green pass e la dittatura sanitaria, di Andrea De Ponti: primo, non dimenticare

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Le piazze dei resistenti contro il green pass e la dittatura sanitaria

La descrizione degli anni bui della “pandemenza”, laddove la popolazione si è comunque organizzata con una continua occupazione delle strade per manifestare il dissenso alla dittatura sanitaria. Andrea De Ponti ha raccolto con precisione le testimonianze in una sintesi documentaria formidabile

Ci voleva un film documentario sulla partecipazione dei dissidenti al sistema dittatoriale imposto dalla falsa pandemia. Soprattutto, in Lombardia, dove sono passati tutti i più importanti contributi, è la gente qualunque ad aver occupato strade e piazze.

A Milano, Brescia, Lodi, Crema, Cremona, e, fuori dalla Lombardia, anche Aosta: da queste città sono stati raccolti e montati perfettamente importanti contributi che insieme descrivono complessivamente la storia di quei mesi.

In primis, vediamo ancora il terrore delle persone che sfilavano con la mascherina. Lo stesso dicasi per quelle che gridavano libertà, di fatto chiedendola allo stesso potere che aveva imposto tutti gli obblighi.

Ma il vero argomento del film è la disobbedienza che discende dal diritto naturale di ogni individuo.

Non possiamo accettare di scivolare in una dittatura assoluta, facendo finta di nulla: per questo occorre rileggere la parola “democrazia” usata ormai in maniera errata, visto che non c’è mai stata in questi anni e non solo quelli del “covid” una sovranità popolare.

Quest’ultima è stata sempre calpestata, laddove i rappresentanti politici diventavano di consueto marionette ubbidienti delle grandi lobby internazionali.

La “pandemenza”, non riesco ad utilizzare un altro termine, è stata un esperimento sociale, qualcuno lo ribadisce sottolineando come si sia parlato di distanziamento “sociale” e non “sanitario”.

Tutto è avvenuto secondo un programma, una agenda (WEF, World Economic Forum, agenda 2030) che andava rispettata e chi è andato contro poteva perdere anche la vita come Giuseppe De Donno che proponeva una cura per il presunto “male”, che era poi del tutto inventato.

De Donno ha perso la vita, ma anche i semplici individui hanno perso il lavoro, hanno dovuto rinunciare a qualsiasi possibilità di movimento, laddove l’introdotto green pass divideva la popolazione in buoni e cattivi.

Il movimento anti green pass dimostra in questo film di aver fin dall’inizio capito tutto. Sono lucidissimi quasi tutti gli interventi, anche quelli che esitano a pensare che sia avvenuto solo un teatrino. Perché d’altra parte è stata proprio questa la parte più difficile da accettare.

Accettare che i vari criminali al potere non avevano scrupoli ad eseguire l’agenda, perché eseguivano gli ordini ricevuti e i grandi massacri nella storia sono proprio avvenuti quando si eseguivano dei semplici “ordini”.

Nel film esce fuori un ritratto delle forze dell’ordine pessimo. Utilizzate con grande dispendio di numeri e mezzi anche di fronte a folle pacifiche. Chi scrive ha partecipato a Milano alle varie manifestazioni e i cordoni della Polizia hanno costantemente cercato di limitare il passaggio dei manifestanti, chiudendo alcune zone come per esempio la galleria Vittorio Emanuele II.

Questo film è doppiamente importante e da condividere in quanto oggetto di censura. I media mainstream hanno continuamente gettato fango su queste manifestazioni. Eppure sono stata la più rilevante forma di protesta dal dopoguerra ad oggi. Non ci sono stati mai cortei e manifestazioni così continue e in tutta Italia contro i governi. Ed il fatto che nessuno ne parli fa il gioco della totale disinformazione in cui siamo caduti.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato perché senza di loro non avremmo avuto una testimonianza così importante da tramandare ai posteri.

Di seguito la scheda di regia di Andrea De Ponti sul suo canale:

Questo film, unico nel suo genere, racconta la nascita e l’evoluzione del movimento pacifico che si è opposto a: green pass, obblighi e ricatti vaccinali, lockdown, zone colorate, “distanziamento sociale” e altre misure che hanno caratterizzato la dittatura sanitaria nel corso degli anni 2020-2023. Tutti i filmati sono stati realizzati da Andrea De Ponti NEL CORSO DI EVENTI PUBBLICI e in gran parte sono stati pubblicati sul web. GRAZIE INDISTINTAMENTE A TUTTI i relatori e agli organizzatori che hanno dato il loro contributo in questa lunga e dura battaglia! “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. (Art. 21 della Costituzione Italiana). Alcuni dei relatori presenti nel film: Grazia Piccinelli, Mariano Amici, Barbara Balanzoni, Pietro Bisanti, Paolo Borgognone, Angela Camuso, Marianna Canè, Frida Chialastri, Linda Corrias, Simona Cucchiella, Sara Cunial, Giuseppe D.Rai, Silvana De Mari, Mariano De Mattia, Erminia Maria Ferrari, Leonardo Facco, Diego Fusaro, Giuseppe Gallenti, Solange Hutter, Nicola Incerti, Robert Kennedy, Gianmarco Landi, Alessandro Leonardi, Antonio Maimone, Ornella Mariani, Ugo Mattei, Dario Miedico, Stefano Montanari, Luc Montegnier, Enrico Montesano, Marco Mori, Nino Moriggia, Lillo Massimiliano Musso, Gianluigi Paragone, Povia, Stefano Puzzer, Sergio Ragaini, Pietro Ratto, Raffaella Regoli, Riccardo Rocchesso, Nunzia Nandra Schilirò, Stefano Scoglio, Davide Sedani, Lidia Sella, Paolo Sensini, Rosanna Spatari, Luca Teodori, Matteo Testa, Daniele Trabucco, Tiziana Trovò, Justyna Walker, Lidia Zizolfi.

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