Oliver Stone: “Chiunque valuti la questione dei vaccini e del covid deve ammettere che è confusa… “
Oliver Stone continua a ragionare con la sua testa e dice la sua anche sulla pandemenza, ma soprattutto sui famigerati vaccini
Benvenuto Oliver Stone, non c’è bisogno di presentazioni visto che il suo ultimo film passato con fretta a Venezia, Nuclear Now, non è stato preso in considerazione da nessuno, anzi il famoso regista continua ad esser vittima di attacchi e varie denigrazioni o inutili critiche. E non tanto per la sua opera più recente che parlava bene di energia atomica…
In questo caso bastano poche parole per comprendere quanto là ad Hollywood e in genere negli Stati Uniti, la censura ha subito attaccato quei personaggi citati dallo stesso Stone, come Eric Clapton, Roger Waters, Robert Kennedy Junior, subito etichettati come “no vax”, “cospirazionisti”.
Il vizio di attaccare etichette subentra sempre quando non ci sono argomenti, la denigrazione serve a screditare qualunque soggetto, senza neppure la possibilità di ascoltarlo, perché qualunque argomentazione viene fatta a pezzi dall’etichetta appiccicata.
Questa la spiegazione del fatto che è stata creata appunto una etichetta, un marchio di disonore immediato; naturalmente questo marchio si basa solo sul fatto che il pensiero unico non può discutere un argomento in quanto deve imporre un’unica versione dei fatti e qualsiasi alternativa è impossibile.
Infatti, Stone citerà pure il caso dell’ivermectina. Anche di fronte a cure alternative il pensiero unico aveva imposto l’idea di un virus che non potesse esser affrontato se non con il vaccino… Naturalmente per chi ancora crede ai virus cattivi, altra fondamentale falsità costruita in decenni di bugie della scienzah medica, quella con l’acca finale…
Naturalmente Stone è consapevole che le bugie vanno avanti dall’omicidio di Kennedy, e grazie al suo film del 1991 c’è stato un momento in cui le carte secretate di CIA e FBI dovevano venir fuori, ma prima le pressioni a Trump poi il passaggio a Biden hanno mutato ancora le condizioni di far emergere qualche verità su quell’evento…
Nel 2016, con Ukraine on fire Stone dimostra di non essere proprio un pazzo cospirazionista, visto che i noti movimenti in quei territori da parte di interessi USA, confermano il fatto che la guerra che sarebbe scoppiata molti anni dopo era semplicemente l’epilogo, se vogliamo proprio l’evoluzione geopolitica che i poteri di Washington ecc volevano con una escalation militare…
Come si chiude l’intervista… “Dubitare non è più lecito… “.