FILMMAKER FESTIVAL 2023, a Milano dal 17 al 27 novembre: ecco la prima anticipazione “Lovano Supreme” di Franco Maresco in anteprima italiana fuori concorso

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Lovano Supreme

Si avvicina l’edizione numero 43 di FILMMAKER, il festival del cinema documentario e di ricerca, in programma a Milano dal 17 al 27 novembre prossimi. Prima anticipazione, il ritorno al festival di Franco Maresco, in anteprima italiana Fuori Concorso con il documentario Lovano Supreme

Undici giorni di proiezioni con prime italiane e mondiali, due sezioni competitive (Concorso internazionale e Prospettive, quest’ultimo riservato ad autori e autrici italiani fino a 35 anni), ospiti internazionali, masterclass, retrospettive e uno spazio dedicato alla realtà virtuale e immersiva. Un programma come sempre molto ricco che da oltre quarant’anni fa di Filmmaker un punto di riferimento importante per chi voglia scoprire o riscoprire i grandi nomi del cinema del reale, conoscere i filmmaker del futuro, riflettere sull’attualità, indagare le nuove frontiere dell’audiovisivo.

Prima anticipazione, il ritorno al festival di Franco Maresco, in anteprima italiana Fuori Concorso con il documentario Lovano Supreme.

Nella primavera del 2017 Franco Maresco contatta il grande sassofonista Joe Lovano per invitarlo a suonare a Palermo in onore di John Coltrane nel 50° anniversario della morte. Lovano – spiega il regista – è uno dei maggiori tenor-sassofonisti viventi, il musicista più adatto a celebrare uno dei geni musicali del 900. I due si incontrano alcune settimane dopo a Bronxville (NY) e al termine di un lungo pomeriggio passato a parlare di jazz e delle origini siciliane di Joe, la domanda – inevitabile – di Maresco è: perché non ci facciamo un film su questo tuo viaggio in Sicilia? Dopo quasi sei anni e una devastante pandemia in mezzo, il risultato è Lovano Supreme, un documentario che prova a mettere insieme la musica rivoluzionaria di John Coltrane e l’emigrazione dei siciliani in America all’inizio del Novecento. Due mondi in apparenza lontani, ma che invece sono strettamente accomunati da vicende sociali e culturali di cui oggi si sta perdendo sempre più la memoria.

Franco Maresco (Palermo, 1958) ha iniziato a lavorare tra gli anni Settanta e Ottanta come vignettista satirico e conduttore di programmi radiofonici. Nel 1986 incontra Daniele Ciprì con cui inventa Cinico TV che andrà in onda nella Rai 3 di Angelo Guglielmi a partire dal 1990 ed è oggi considerato pressoché unanimemente uno dei programmi più innovativi e originali della televisione italiana. Nel 1995 i due registi realizzano il loro primo lungometraggio, Lo Zio di Brooklyn, a cui faranno seguito Totò che visse due volte (1998), Il ritorno di Cagliostro (2003 e Come inguaiammo il cinema italiano. La vera storia di Franco e Ciccio (2004). Separatosi da Daniele Ciprì nel 2007, Franco Maresco realizza Io sono Tony Scott, ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz (2010), Belluscone. Una storia siciliana (2014), vincitore del premio Orizzonti al festival di Venezia e del David di Donatello per il migliore documentario, Gli uomini di questa città io non li conosco (2015) e La mafia non è più quella di una volta (2019), premio speciale della giuria alla 76esima edizione del festival di Venezia.

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