Covidland: episodio 1, di Paul Wittenberger
La prima parte del film documentario sulla “pandemia” “Covid19” tratta l’argomento dei lockdown
“Ci sono più cose che possono spaventarci provenienti dall’immaginazione piuttosto che dalla realtà“… Così affermava Seneca oltre 2000 anni fa e gli autori del documentario hanno giustamente riportato questo pensiero che spiega benissimo come sia avvenuta l’operazione covid19, in grado di muovere contemporaneamente intere popolazioni soggiogate dalla paura del “virus”.
Covidland, come afferma all’inizio del documentario Alex Jones di Infowars, voce commento del film, è una serie di film sull’argomento che naturalmente va affrontato da più prospettive. Decisive sono le interviste ai vari testimoni, che passo dopo passo smontano la bufala forse più grande nella storia dell’uomo (anche se ce ne sono tante altre come quella delle esplorazioni spaziali forse imbattibili… ).
La prima mossa per costruire la bufala è stata il test PCR che ha consentito con i suoi cicli di amplificazione di trovare sempre quel “pezzettino” di “virus” che emetteva la sentenza di condanna: positivo!
L’inventore della PCR, Kary Mullis, interviene in una breve intervista e ne ha da dire molto contro i burocrati della scienzah come Tony Fauci!
Positivo e asintomatico, mai alcuno studio e mai la scienza vera si è sognata di considerare pericoloso un soggetto senza sintomi. Mai accaduto nella storia dell’uomo che si procedesse alla quarantena di persone sane.
Mentre negli ospedali, la seconda chiave di volta è stato il protocollo che prevedeva i ventilatori al posto del semplice ossigeno. Nessuno, praticamente, è uscito vivo dalla terapia con i ventilatori. Sono pochissime le testimonianze, qui ne troviamo una da parte di personale sanitario, che racconta anche di un ragazzo che si è salvato dal ventilatore per la sua resistenza a un farmaco sedativo… quando si è strappato da solo l’apparecchio di ventilazione.
Questa situazione “sanitaria” era associata alla volontà di chiudere tutte le attività economiche, di far morire di fame chi viveva grazie alle proprie attività economiche… Mentre le multinazionali aumentavano le loro entrate di trilioni di dollari.
Importante è la parte che raccoglie tutte le testimonianze di parenti che non potevano entrare negli ospedali. I ricoverati sono morti da soli, senza la possibilità di un ultimo saluto…
Se si pensa che celebri registi hanno pure diretto dei video per lasciare accettare questo scempio, veramente possiamo cedere alla tentazione di considerare il genere umano irredimibile.
La crudeltà degli stessi sanitari è la stessa di quei kapò dei campi di concentramento e di fatto le case degli anziani hanno proceduto a degli autentici protocolli di isolamento delle persone degni del 41bis per i peggiori criminali.
Nella semplice logica capire come sia stata possibile questa situazione con una minaccia inesistente, laddove si è poi provato che il 94% dei decessi era con un numero di malattie croniche già presistenti maggiore a 2.5… Nessuno è morto di covid e i conteggi erano esagerati fino al punto di includere gli incidenti d’auto o quelli di arma da fuoco soprattutto negli Stati Uniti…
Segui anche qui i soldi e scoprirai la verità… Le case per anziani hanno ricevuto solo negli States la cifra di 4,9 miliardi di dollari… Sì, avete letto bene, 4,9 miliardi…
Grazie infine al prezioso lavoro del gruppo Detoxed che ha sottotitolato in italiano il documentario.