Todesstaub – Deadly Dust (depleted uranium), di Frieder F. Wagner, la polvere radioattiva che uccide la popolazione ignara

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Militari e popolazione in aree di guerra sottoposte ignare alla polvere radioattiva mortale di uranio impoverito. Questo racconta il prezioso documentario di Frieder Wagner

Quante volte abbiamo sentito le voci di corridoio levarsi il più possibile circa gli effetti dell’uranio impoverito utilizzato nelle armi belliche del conflitto nei Balcani. Si trattava di alcuni soldati che tornati a casa, dopo poco tempo, finivano ammalati con tumori e sindromi da avvelenamento varie, molti perirono… La sindrome dei Balcani, seguì quella già nota del Golfo.

Frieder Wagner si mette sulle tracce di questi effetti dalla guerra del Golfo al conflitto nei Balcani, seguendo da vicino il lavoro di alcuni medici e scienziati, gli unici che hanno denunciato le istituzioni non solo militari per accertate condizioni di contaminazione radioattiva non solo dei militari, ma della intera popolazione.

Quello che racconta Deadly Dust non ha certo bisogno di commenti, in quanto i valorosi volontari come il dottor Asaf Durakovic, Siegwarth Hort Gunther, Tedd Weyman e Axel Gerdes, con il loro contributo indispensabile, dimostrano da una parte come sono andate le cose e dall’altra che tutte le analisi hanno risultati indiscutibili. Gunther e Weyman alla ricerca di luoghi dove la radioattività è superiore di centinaia di volte a quella normale finiscono per essere loro stessi contaminati. E i territori lontani dagli scenari di guerra sono raggiunti dalle polveri radioattive attraverso le varie direzione dei venti…

Ma la parte più dolorosa del documentario è vedere che chi ha mandato i soldati a fare la guerra con armi così pericolose sapeva tutto già da prima. Ci sono documenti che risalgono agli anni settanta e perfino dei manuali guida dell’esercito che elencano le misure di sicurezza per avere a che fare con munizioni “arricchite” di uranio impoverito, triste gioco di parole, perché l’efficacia di queste armi va al di là dei bersagli, la cui fine è già abbastanza atroce da sopportare: le lamiere dei carri armati sono attraversati come burro dai proiettili che, esplodendo, carbonizzano i corpi dei soldati, spargendo la povere radioattiva tutto intorno.

Quei mezzi militari sono rimasti in quei luoghi, hanno ospitato poi il gioco di ignari ragazzini, che poi sono morti per essere contaminati dalla micidiale polvere. E sono ammalati e morti tutti quelli che hanno avuto a che fare con i terrificanti proiettili.

Alcuni dei protagonisti per il loro attivismo sono stati pure minacciati ed hanno subito dei veri e propri attentati… perché il livello di copertura di questo crimine è andato avanti per anni con controstudi farlocchi non in grado di dimostrare alcunché di fronte ai dati di fatto dell’aumento numerico di malati di tumore, aborti, malformazioni neonatali dopo il passaggio della guerra, proprio in quei luoghi dove le munizioni sono state trovate e laddove ogni tipo di bonifica è stata negata…

E chi sono i responsabili? La politica, le istituzioni come ONU, OMS e NATO… Guarda caso questo documentario, a vederlo oggi, è una vera e propria pistola fumante sul fatto che così come oggi numerosi crimini contro l’umanità sono sostenuti proprio da queste istituzioni pubbliche, anche allora, negli anni novanta, si ordivano le peggiori sperimentazioni di massa, così come per i vaccini.

L’uranio impoverito peraltro, come si rivela alla fine del documentario, non è il solo elemento nocivo ad esser stato rilevato, ci sono il plutonio, milioni di volte più letale, altri isotopi dell’uranio e altri materiali radioattivi, delle vere e proprie bombe contro la popolazione, in grado di colpire in modo subdolo perché si tratta di veleni che non sono certo visibili se non con l’ausilio di strumenti di rivelazione, mentre penetrano nei polmoni, nel sangue, nelle cellule, cambiando perfino il DNA. Proprio questo è uno degli argomenti più sconvolgenti, vale a dire le modifiche genetiche che porteranno nelle generazioni a venire tutta una serie di problemi di salute…

Un documentario prezioso da far girare per convincersi che le istituzioni politiche e non su cui dovremmo confidare sono invece il maggior pericolo per la popolazione.

Grazie ancora una volta al team del canale telegram Buffonate di Stato che ha sottotitolato il documentario.

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