L’esorcista – Il credente, di David Gordon Green: è il via alla versione spirituale di un cult horror

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L'esorcista - Il credente

David Gordon Green cambia completamente l’obiettivo dell’Esorcista, proiettandolo in un ambito “spirituale” che a molti non piacerà, ma è la cosa migliore che possa essere successa…

“Non sorprende che Believer sia meno terrificante del suo venerabile progenitore. Il fatto che sia considerevolmente meno audace di un film realizzato mezzo secolo fa aggrava la delusione”…

Così conclude Hollywood Reporter la sua recensione a firma David Rooney su uno dei film più attesi dell’anno. Attesi perché si tratta del sequel di uno dei film più importanti della storia del cinema, parliamo, è ovvio, del titolo originale diretto da William Friedkin nel 1973.

Proprio questa distanza di tempo è particolarmente interessante e lascerei subito perdere il discorso sugli effetti speciali che tanto occuperà le varie recensioni… Saranno in molti, infatti, a ripetere che non si sarebbero aspettati un film tutto sommato molto retrò nella prima parte, anche con una narrazione vecchio stile per quanto riguarda il montaggio. E poi utilizzare quegli effetti non certo straordinari che serviranno come base per la scena climax dell’esorcismo…

Ma quali sono invece i punti chiave della nuova versione?

Prima di tutto ci troviamo di fronte a comunità molto diverse, quella nera africana legata ai riti vodoo da una parte e dall’altra quella protestante comprendente per lo più comunità bianche.

Questa contrapposizione, ancorché il protagonista di colore manifesti il suo ateismo, cela in realtà un preciso obiettivo di affrontare l’argomento spirituale da ogni punto di vista.

Ciò alla fine estrometterà proprio il ruolo della Chiesa, il ruolo degli ecclesiastici che vediamo in una breve scena, intenti al relax, alcuni giocano pure a scacchi… E poi tirarsi ufficialmente indietro di fronte alla possibilità dell’esorcismo: la Chiesa, insomma, rinuncia, se ne lava le mani, non ne vuole sapere di sporcarsi con il Maligno, forse proprio perché lo rispetta, se non lo adora più dei vari adoratori del Male… Il senso specifico di questa scelta è che al mondo d’oggi non dobbiamo guardare alla Chiesa per difenderci dal Male, ma dobbiamo combatterlo noi stessi, magari utilizzando altri testimoni di Fede…

E, in effetti, vediamo che i rituali più primitivi si confondono con le tradizionali preghiere ed invocazioni di arcangeli, profeti e di Gesù Cristo.

Intorno alle due ragazze possedute, Angela e Katharine, troviamo un consesso eterogeneo, la figura del prete non solo arriverà in ritardo, ma sarà pure sconfitta.

Ed infine sono le riflessioni sul Male a dare luce al film di Green. Il titolo stesso, facendo riferimento al Credente, non vuole sottolineare la forza di una fede tradizionale, ma di una “fiducia” specifica in se stessi, che può portare a non cedere, a resistere alle lusinghe del Demonio… Tutto ciò è un chiaro riferimento, certo un po’ ermetico, al nostro presente.

Fate voi chi rappresenta il Male oggi: sono i politici corrotti, la medicina fraudolenta, le multinazionali che hanno comprato tutto e tutti, ma anche i comunicatori del falso, e la stessa popolazione che diventa gendarme di un sistema sempre più totalitario, laddove ogni giorno il Male lavora alla sua narrazione per piegare le menti più deboli… Quelli appunto che infine cederanno agli inganni!

Ecco che il film di Green si propone come punto di riferimento per una nuova fede, quella che manda a cagare il Papa, il Vaticano e tutto il fatiscente apparato ecclesiastico…

C’è anche una frase importante a un certo punto: “A volte per andare avanti occorre fare dei passi indietro”… Con riferimento non solo alle pratiche religiose, ma in generale al progresso spirituale collettivo…

Siamo andati troppo avanti, o meglio, abbiamo dato per scontato tante cose “buone”, ma queste nascondevano soltanto i vari inganni del Male e forse è venuto il momento di liberarcene, di guardare al passato, laddove esistevano regole, tradizioni che avevano fatto raggiungere all’umanità un altro tipo di maturità spirituale, quella maturità spirituale che oggi si è persa, rifugiandosi nell’ateismo, o nella ipocrisia di religioni che di fatto non hanno niente a che vedere con bontà, benessere, amore.

L’esorcismo si può compiere solo insieme, con tutte le ritrosie, i cedimenti, le reazioni goffe ecc. Anche se la scena climax apparirebbe lontana da un horror di tensione, questa è la scena simbolica più importante vista da un po’ di tempo: Il Male si combatte insieme al di là delle divisioni e nella lotta come dimostrerà l’esorcismo del film, alla fine c’è chi perderà la vita, finirà nelle grinfie del demonio, mentre qualcun altro continuerà il mistero della vita… Né più, né meno.

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