Suspicious Minds di Emiliano Corapi, amore vuol dire ancora gelosia?

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Suspicious Minds

Suspicious Minds di Emiliano Corapi, attraverso lo sguardo sulla relazione di coppia, indaga nelle dinamiche sentimentali di giovani e anziani

Se c’è una cosa che alla fine il bel film di Emiliano Corapi mette in chiaro è che la vita non solo è sempre un imprevisto, da accettare con serenità, ma anche che le varie decadi della vita vivono i sentimenti in modo diverso.

Anche se in apparenza il titolo riguarda la gelosia dei quattro protagonisti, ovvero l’ossessivo sospetto che il partner abbia compiuto il tradimento, in realtà i vissuti sono alla fine molto diversi ed è proprio una precisa sceneggiatura che focalizza la questione.

Basterebbe dire che la giovane coppia tende a idealizzare la propria relazione e si permette il “lusso” di sbeffeggiare altre coppie. Spassosissimo l’incontro con un’altra coppia dove lui guarda prima il sedere alla hostess e poi a un’altra donna a bordo dell’autobus…

Ma presto Giulia (Amanda Campana, premio Rb Casting al Miglior Giovane Interprete Italiano) e Daniele (Oscar Matteo Giuggioli) si accorgeranno di non essere proprio così in equilibrio. Infatti, entrambi sperimenteranno proprio l’imprevisto di cui si diceva sopra, l’imprevisto che, come in questo caso della storia può essere un ascensore bloccato, ma naturalmente è solo una tra le infinite possibilità.

Corapi intreccia benissimo la storia – di cui peraltro è anche sceneggiatore – attraverso i vari “flashback”, grazie al montaggio di Luca Benedetti, che a poco a poco finiscono per svelare la presunta verità dei fatti, in un gioco di tensione che risulta perfetto per lo spettatore. Ma è solo un gioco narrativo, divertente e stimolante.

Altro pregio del film è la conduzione degli attori, tutti e quattro straordinari nel passare da un registro emotivo all’altro con una stupefacente credibilità.

Infatti, al di là del fatto che lo stratagemma narrativo sia puntuale, preciso e accordato sulla similitudine a una presunta realtà, il dato importante è scandagliare le reazioni emotive, l’elaborazione dei vissuti.

In questo senso il cinema di Corapi è un cinema molto maturo, straordinariamente responsabile, perché a differenza delle commedie sentimentali tradizionali, ci accorgiamo che l’attenzione è tutta a precisi dettagli dell’anima, che sono quelli più importanti per una evoluzione collettiva.

Insomma, Suspicious MInds è un testo aperto buono anche per terapeuti di coppia che potrebbero prendere in considerazione il film per mostrare come alla fine contano più le scelte, le responsabilità individuali. Solo a partire da queste si può costruire una più solida maturità sentimentale.

Nel lavoro certosino coi suoi personaggi Corapi ricorda il genio di Eric Rohmer. Ed è proprio su questa leggerezza che la commedia deve puntare superando definitivamente volgari richiami erotici o morbosi che sono solo un lontano ricordo di certa commedia italiana di serie B, tanto esaltata in certe rivalutazioni campate in aria, ma pur sempre piena di volgarità e violenza.

Siamo oltre per fortuna e dobbiamo esserne fieri tutti!

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