Uno dei documentari più importanti sulla evidenza dello spargimento nei cieli di sostanze chimiche nocive, soprattutto alluminio. Michael J. Murphy fa un viaggio shock per raccogliere dati e conferme. Le scie chimiche non sono un’ipotesi, sono una certezza
Questo documentario sulle scie chimiche è uno dei più scioccanti. Realizzato nel 2010, quindi più di dieci anni fa, seguito dal WHY in the World Are They Spraying? (2012) e l’incompiuto Unconventional Grey (2016). Tutti questi anni passati ci fanno capire come, a fronte di una minaccia per l’umanità documentata, siano intervenuti censura, insabbiamenti e perfino minacce si siano ripetuti in tutto il periodo che separa l’uscita del primo film fino ad oggi. Fino alla morte di Murphy…
Ma di fronte alla mole di dati raccolti che provano una presenza esorbitante soprattutto di alluminio nell’ambiente, come si spiega l’indifferenza delle istituzioni?
C’è una lunga scena dedicata proprio al contatto disperato da parte di Murphy nei corridoi della Casa Bianca. In democrazia si può entrare dentro uno dei principali luoghi governativi, salvo poi scoprire che i vari esponenti politici neanche ti ascoltano. E se lo fanno sono evasivi, promettono di verificare le affermazioni di Murphy, ma alla fine si vede che conoscono benissimo il “problema”. Sono ancora più ipnotizzati delle persone che tranquillamente continuano a sostenere che si tratti di scie di condensa.
Ma se anche fosse così, se ci troviamo di fronte alla presenza di quantità di migliaia di volte superiore a quella naturale di sostanze come l’alluminio, come è possibile che non partano indagini sul “fenomeno”. Come è possibile che tutti stiano tranquilli, mentre dal cielo piovono sostanze in grado di modificare completamente l’ambiente e addirittura compromettere la nostra naturale respirazione?!
Davvero struggente è la parte girata alle Hawaii per capire se ci sono territori non coinvolti in queste operazioni. Lì la situazione è disastrosa, il paradiso della vegetazione si è già trasformato a causa delle irrorazioni di metalli pesanti. Gli alberi di cocco presentano una corteccia molle, una ragazzina che non ha neanche fatto vaccini presenta contaminazione di alluminio nei capelli!
L’ipotesi che l’obiettivo sia l’agricoltura è ormai accettato da anni, dal momento che proprio i semi venduti da Monsanto sono in grado di resistere all’alluminio… Una coincidenza? No, semmai un piano programmato perfino alla luce del sole, davanti ai nostri occhi e con tanto di decine di brevetti che risalgono perfino a prima degli anni settanta…
Tra i realizzatori ricordiamo la preziosa collaborazione alla produzione di G. Edward Griffin, autore attivista noto per molte opere tra cui vicina a questa c’è Global Warming: An Inconvenient Lie sulle varie bugie del riscaldamento globale… In effetti, il tema del riscaldamento globale oggi è quanto mai evidente e potrebbe essere presentata anche da qui a poco la soluzione, proprio attraverso la geoingegneria, spacciata per operazione benefica…
Di fatto, il film di Murphy, Wittenberger e Griffin dimostra che l’insabbiamento sull’argomento è stato totale fino ai nostri giorni, che le agende delle varie élite sono in corso e che purtroppo la maggior parte della popolazione è ancora del tutto addormentata.
Un grazie speciale al team di Buffonate di Stato che ci ha permesso di vedere il film in versione originale con i sottotitoli italiani. Trovate anche il seguito del film realizzato nel 2012 in versione originale e sottotitolato sempre dal team di Buffonate di Stato.
WHY in the World Are They Spraying?
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