Morgan Spurlock, altro turbo cancro post vaccino?

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Morgan Spurlock

Muore giovane a 53 anni il regista Morgan Spurlock, eccellente demolitore delle abitudini alimentari da fast food, contro MacDonald’s… con Super Size Me

Morgan Spurlock era il classico regista autore che si metteva in gioco e con quel Super Size Me, di esattamente 24 anni fa – per chi non l’ha visto per motivi di età, lo vada a vedere – dimostrava che la forma documentario è soprattutto veritiera quando ci si mette in gioco al 100%.

Spurlock lo aveva fatto seguendo la dieta americana peggiore, quella a base di panini e hamburger con ingredienti indescrivibili. Era ingrassato, e poi tutti i valori del sangue cominciavano di giorno in giorno ad alterarsi.

Insomma, dimostrava con una semplice messa in pratica di una dieta a base di cibo da fast food di 30 giorni che si trattava di una abitudine letale, se praticata a lungo andare.

Naturalmente i detrattori affermavano che tutti sanno che i famosi burger fanno malissimo alla salute, ma senza rendersi conto che milioni di persone sono indotte a consumare quei pasti anche per ragioni di convenienza economica. Le multinazionali ti danno il panino avvelenato a 1 dollaro, ma sanno che lo pagherai con cure mediche, terapie costose…

Il titolo dell’articolo va purtroppo a indicare un’altra questione, quella della morte improvvisa o quasi per tumori turbo e cancro che colpiscono milioni di persone. Molte di loro hanno fatto l’errore di credere ai vaccini, i cui effetti letali si vedono anche a distanza…

Non sappiamo se Spurlock sia anche lui vittima della vaccinazione di massa, in ogni caso ci mancano autori così intraprendenti e diretti in grado di mettersi in gioco.

E questa è la parte buona, perché quella che molti articoli della stampa mainstream non rivelano è che Spurlock aveva subito abusi sessuali da piccolo. Poi ha confessato una serie di molestie, di tradire regolarmente fidanzate e mogli, di sentirsi depresso e per questo bere, diventando pure un alcolizzato, e di infine chiedere perfino una sorta di punizione contro se stesso.

Tutta la fragilità di un uomo che però ha anche rivelato la sua parte oscura. Rest in peace!

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