Cobalt, l’envers du rêve électrique di Quentin Noirfalisse e Arnaud Zajtman: le auto elettriche e tutte le batterie con minerali quali cobalto e nichel sono un disastro per l’ambiente

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Cobalto, la fine del sogno delle auto elettriche

Documentario promosso e diffuso da ARTE, che di solito si spende su false campagne, ma in questo caso il doc di Noirfalisse e Zajtman mette la parola fine al sogno dell’elettrico

Dice bene il titolo di questo prezioso documentario da condividere ovunque: il sogno elettrico è solo una dannata illusione.

Scopriamo come sempre che dietro la produzione di batterie per le auto elettriche che, secondo le solite campagne greenGretine dovrebbero salvare il pianeta, ci sono loschi personaggi come l’israeliano Dan Gertler… ma va, plurimilionario già come appartenenza a una famiglia nota per i diamanti…

Vorremmo qui sorvolare sul ruolo di questo personaggio, ma prima sottoliniamo l’appartenenza fin troppo chiara a una lobby mondiale ebraica onnipresente dove ci sono interessi enormi e illeciti guadagni. La storia di corruzione in Congo sta scritta pure su Wikipedia con la popolazione che naturalmente subisce ogni tipo di abuso.

Noirfalisse e Zajtman affrontano con astuzia il tema, con le interviste ai manager delle industrie che come ci saremmo aspettati considerano con tutta la sufficienza possibile l’argomento dell’inquinamento prodotto dalle estrazioni minerarie.

Proprio qui si snoda il nocciolo della questione. Mentre c’è anche una clamorosa distrazione sul lavoro minorile, che è pure importante, ma nel documentario viene posto al suo giusto livello.

Il disastro allarmante è la distruzione del territorio, come abbiamo visto in altri importanti documentari come quello sull’allevamento intensivo in Nuova Zelanda.

Per fortuna esistono attivisti che vanno al nocciolo della questione, fanno esami delle acque e anche di chi lavora nelle miniere. E i risultati sono disperanti: i livelli di intossicazione sono tali che intere popolazioni sono in pericolo.

E non solo in Congo, dove si trovano le più grandi riserve di cobalto.

Anche la Finlandia è finita nell’occhio del ciclone, sempre per avidità si guardano alcuni giacimenti che alla fine sono sempre insufficienti per un fabbisogno in crescita.

Questo fabbisogno purtroppo è quello pompato da un sistema che sta spingendo sull’elettrico solo per avidità, spacciando le preferenze per questi minerali come necessarie per le politiche green.

Bastano pochi minuti nella seconda parte del documentario, dedicato alla Finlandia, per rendersi conto dei disastri ambientali clamorosi spesso a danni di laghi le cui risorse sono scomparse. Un paese che è il primo per risorse di acqua dolce viene attaccato.

Ci sembra chiaro che davvero esista un piano generale di impoverimento delle risorse naturali, un attacco al benessere del pianeta, un attacco anche alla popolazione mondiale che subisce una sorta di avvelenamento a 360 gradi, dal cielo, dalla terra, dalle acque.

Il nostro mondo è in mano a pochi parassiti che controllano tutto e procedono in direzione di un indebolimento della razza umana. Ma chi sono questi personaggi? Sono anche loro come noi? O sono esseri su cui andrebbero fatti i dovuti controlli, visto che le loro azioni non hanno niente di razionale e umano…

Gertler, 50 anni, ma che razza di persona è chi corrompe politici, chi si muove per offendere le popolazioni di uno dei paesi più ricchi di risorse come il Congo.

Grazie a Quentin Noirfalisse e Arnaud Zajtman. Grazie, perché con questo documentario il sogno delle auto elettriche è tramontato definitivamente!


https://www.arte.tv/fr/videos/093032-000-A/cobalt-l-envers-du-reve-electrique/

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