Weapons of Mass Migration di Joshua Philipp, come Nazioni Unite, governi ed ong organizzano l’immigrazione criminale negli Stati Uniti

Weapons of Mass Migration
Weapons of Mass Migration, documentario seminale di Joshua Philipp, descrive con assoluta semplicità lo status criminale dell’immigrazione negli States, dimostrando che dietro la superficie buonista delle ong e dei governi e delle istituzioni internazionali come l’ONU, c’è di fatto la volontà di eliminare la sovranità degli Stati… Dietro anche la Cina con obiettivi di un cambio dell’ordine mondiale a trazione tutta orientale
Vado subito su IMDb, il più importante database di film, sperando che almeno in questo caso questo documentario uscito già da diversi mesi, è del maggio 2024, abbia registrato quanto meno una reazione corposa…
Invece il solito nulla, come mi capita spesso con i film recensiti su questo sito. Opere scomode che si preferisce censurare più con il silenzio o l’indifferenza.
Quindi la prima raccomandazione, per quei pochi che leggeranno queste righe, è di far girare l’informazione di un documentario così importante.
Joshua Philipp è andato nei luoghi dove si svolge il passaggio più terribile del flusso umano diretto verso gli Stati Uniti.
Popolazioni che di solito, come avviene anche nel Mediterraneo con i paesi africani, sono respinti da “governi” ostili o da bande criminali spesso mercenari addestrati all’uopo di incentivare la fuga di civili verso le mete prestabilite.
Dalla Colombia, all’Ecuador a Panama, questi i paesi più indicati nel doc, è una lotta tra le infiltrazioni massicce delle ONG, sovvenzionate dall’ONU, per disporre i tracciati che fanno gli interessi criminali di tutti. Quelli del cartello dei narcotrafficanti che derubano i migranti, stuprano le donne e sono capaci di uccidere per un nonnulla. Poi ci sono i pericoli naturali, come i guadi nei pericolosi fiumi, dove annegano molti, ricordando le vittime dei mari nel Mediterraneo diretti verso le coste siciliane.
E ci sono pure i villaggi che travolti dal flusso di persone, perdono completamente l’equilibrio. Comunità in simbiosi con la giungla si trasformano in nocchieri comprati da quei dollari offerti ai migranti, un fiume di denaro che arriva loro perfino sotto forma di carte di pagamento attraverso le stesse ONG e l’ONU.
Philipp cerca di intervistare qualcuno delle ONG, ma non trova mai nessuno. Perfino i governi sono piegati dal potere delle ONG, quando cercano di intervenire per salvare i migranti nei punti più caldi del percorso. Vengono diffamati dalla stampa internazionale controllata dalle stesse ONG…
I cittadini statunitensi versano milioni di dollari come contributi per questo scempio e il passaggio a Biden è stato ancora più drammatico, dopo che la presidenza di Trump era intervenuta per bloccare il flusso anche con un muro di controllo in California.
Se ne parlò molto a suo tempo, soprattutto per i migranti messicani con la solita ipocrita propaganda che vediamo continuare appena pochi giorni fa dopo l’insediamento di Donald Trump, laddove si parla di “deportati”…
Se c’è una cosa straordinaria che Weapons of Mass Migration riesce a fare è quella di mostrare che le popolazioni migranti sono uno strumento per destabilizzare le Nazioni, renderle sempre meno sovrane e schiave dei patti internazionali. Quindi quando Trump parla di garantire la sovranità nazionale, parla anche di questo, e quando di recente ha parlato di Panama, anche qui è perché purtroppo proprio in questi luoghi sta avvenendo quello che non potevamo davvero immaginare: nella parte finale del documentario si mette a fuoco questa situazione, descrivendo le infrastrutture che la Cina sta sostenendo per rendere sempre più facile il flusso di migranti.
Questo porta a parlare direttamente di un nuovo ordine mondiale, cosiddetto multipolare, ma che in realtà cela un nuovo ordine in cui la trazione è solo orientale, con Cina e Russia in testa, mentre gli Stati Uniti verrebbero fatti fuori, da quella guerra civile preannunciata che abbiamo visto pure nel film di Garland… (almeno questo sembra il vero senso del film, autore consapevole o meno… )
Un’altra pagina incredibile è quella che mostra l’inconsapevolezza del sindaco di San Diego: i migranti vengono pure trasportati con appositi pullman di cui nessuno sa niente… il sindaco di San Diego assiste ai trasporti nel suo territorio senza poter utilizzare un solo strumento per chiederne conto allo Stato Federale, che invece sostiene questi traffici. Anche gli arresti, d’altra parte sono un bluff. I migranti trattenuti per qualche ora, vengono poi rilasciati quando chiedono asilo politico ed anche se processati l’ottanta per cento non si presenta nei tribunali senza alcuna conseguenza…
Ringraziamo Joshua Philipp per il coraggio mostrato nell’aver realizzato questo fondamentale documentario sulla situazione delle migrazioni, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo.
Se volete vederlo per intero in originale con i sottotitoli italiani vi suggerisco di andare nel canale telegram Buffonate di Stato. O comunque su Epoch TV donando una somma per sostenere gli importanti progetti di informazione libera.
https://www.theepochtimes.com/epochtv/weapons-of-mass-migration-5640408